C'era una volta

BMW E21-E36, storia e consacrazione di un mito

A prescindere dalla versione e dalla motorizzazione, la BMW Serie 3 E36 ha da sempre rappresentato nell’immaginario comune un emblema di spartana potenza.

Reduce dal secondo conflitto mondiale, la casa di Monaco si mantenne a galla producendo modelli economici e berline azzeccate come le serie 1600 e 2000, ma all’inizio degli anni settanta, l’azienda Bavarese si trovò nella condizione di dover produrre un modello capace di aprire uno scenario futuro luminoso e competitivo. Da questi presupposti nasce la prima Serie 3, nel 1975.

BMW Serie 1600

BMW Serie 2000

Senz’ombra di dubbio il modello che più identifica la solidità teutonica che contraddistingue i modelli BMW è da sempre stata la Serie 3 che, come detto, vede la luce nel 1975 con il modello E21, caratterizzato da un balzo avanti per quanto riguarda comfort, eleganza e affidabilità, nonché da motori tutti 4 cilindri monoalbero in testa (derivati dalla serie 02). Proprio le performance dei motori, brillanti per quei tempi, contribuiscono subito a posizionare la E21 accanto ad altre vetture blasonate come l’Alfa Romeo Giulietta.

BMW Serie 3 E21

La E21 prevedeva una configurazione classica con motore e cambio all’anteriore e trazione posteriore, sospensioni indipendenti MacPherson davanti e triangoli obliqui dietro. Le prime furono la 316 con motore da 1573 cc e 90 CV, la 318 con cilindrata da 1766 cc e 97 CV e la 320, con motore da 1991 cc e 109 CV. Si differenzia la 320i che, grazie a gestione elettronica motore ed iniezione meccanica, assicurava ben 125 CV. L’accoppiata tra le discrete potenze dei motori e la trazione posteriore, fece si che fin da subito la Serie 3 fosse etichettata come regina assoluta del sovrasterzo, etichetta che rappresentò però anche un’accezione negativa che BMW fece molta fatica a scrollarsi.

Dopo un restyling al posteriore, la Serie 3 E21 è interessata da un’ulteriore motorizzazione: nasce così nel 1977 la 320/6, prima vettura della categoria a disporre di un 6 cilindri da 122 CV. Nello stesso anno nasce anche la 323i: motore da 2315 cc e 143 CV, con iniezione meccanica Bosch K-Jetronic e accensione transistorizzata.

Dalla 320i e dalla 323i prende il via l’impiego sistematico dell’iniezione su tutti i veicoli BMW, anche di classe media, nasce così la 318i.

 

Forte dei successi inanellati con la E21, nel 1982 la casa di Monaco lancia la seconda generazione della Serie 3: la E30, caratterizzata dall’aggiunta di una  marcia al cambio (che passa da 4 a 5) e da una forte differenziazione nella carrozzeria, specie all’anteriore.

BMW Serie 3 E30

Le prime motorizzazioni sono la 318i da 1766 cc e 102 CV, la 320i a 6 cilindri da 1991 cc e 125 CV, e la 323i a 6 cilindri da 2316 cc e 139 CV.

La concorrenza con la principale rivale, ovvero la Mercedes, costringe la BMW ad allargare la propria offerta verso il basso. Nasce così nel 1983 la 316 a carburatore da 90 CV.

L’anno dopo avviene il lancio della 323i, che sfoggia 150 CV di potenza e, pietra miliare dell’evoluzione di questi modelli, anche la 324d, prima vettura diesel della casa, con motore 6 cilindri da 2443 cc e 85 CV.

Spinti da una concorrenza pressante, i tecnici bavaresi si trovano continuamente a dover stare un passo avanti. Nasce così nel 1985 la 325i, che sostituisce la 323i. La 325i è dotata di un potente propulsore 6 cilindri da 2494 cc in grado di erogare ben 170 CV.

 

Importantissima e inedita: nel 1986 viene presentata la prima M3, versione cattiva e sportiva destinata ad una lunga dinastia di affascinanti veicoli, che si protrae fino ad oggi. Fanno la loro comparsa parafanghi allargati, alettone posteriore, minigonne laterali e cerchi in lega, il tutto animato dai 200 CV di un 4 cilindri bialbero da 2304 cc e 16 valvole.

BMW M3 E30

Trascurando i numerosi restyling di cui la vettura fu oggetto, nel 1990 fa la sua comparsa la Serie E36, modello di grandissimo successo che verrà prodotto fino al 1998.

BMW Serie 3 E36

Prima di tutto a differenziarsi è il frontale, che adesso presenta i gruppi ottici racchiusi sotto un unico elemento vetrato, mentre la coda assume un aspetto più slanciato, atto a conferire maggior carattere sportivo.

Sul diesel abbiamo solamente una motorizzazione, il 325td da 115 CV, mentre i benzina sono i seguenti: 316i da 102 CV, 318i da 116 CV, 320i da 150 CV, 325i da 192 CV. Nel 1992 è la volta invece della M3.

Nel tentativo di proporsi anche sul mercato delle vetture più “popolari”, nel 1993 vede la luce anche la “compact”, tesa a raccogliere la sfida in particolare della Golf. Nel 1994 infine appare la versione “touring”, ovvero station wagon.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *