Elettriche

Ripristino batterie auto elettriche: Piaggio Porter – Prima parte

Ripristino batterie auto elettriche Piaggio Porter Prima parte Riparando

Ripristino batterie auto elettriche: come effettuarlo? Scopriamo insieme seguendo i nostri tecnici alle prese con un Piaggio Porter del 2016 che prova a riaccendersi dopo un lungo periodo di inattività…

Problematiche legate alla batteria, purtroppo, sono frequenti e spesso molto sgradevoli da affrontare. In questo caso, però, il problema non riguarda la tipica batteria 12 Volt.  Interessa, invece, la batteria ad alto voltaggio che si occupa della trazione su di un mezzo elettrico.

Parliamo di un Piaggio Porter immatricolato a maggio 2016, equipaggiato con un propulsore elettrico da 11 kW di potenza.

Il veicolo non era marciante e, per questo si è reso necessario il trasporto in officina tramite carro attrezzi.

COSA DICE IL PROPRIETARIO: Il proprietario del veicolo riferisce che il mezzo è praticamente nuovo. Nonostante i suoi 5 anni di vita, infatti, ha percorso solamente 150 km dopodiché non è stata effettuata più alcuna ricarica. 

È proprio questo lungo periodo di fermo che ha provocato una profonda auto-scarica delle batterie e, inevitabilmente, il mancato avviamento del mezzo.

Ripristino batterie auto elettriche dopo periodo di inattività

Sul Piaggio Porter elettrico sono presenti due distinti circuiti elettrici:

  1. IL PRIMO alimentato con classica batteria al piombo-acido con tensione di lavoro di 12V. Tale batteria fornisce energia a tutta la parte di controllo del mezzo, ovvero alle centraline elettroniche di gestione e ai classici utilizzatori auto (luci, clacson, tergicristalli, radio, ventilazione aria interna abitacolo, etc.).
  2. IL SECONDO, invece, ad “alta tensione” che si occupa di gestire il powertrain, ovvero tutto il gruppo di trazione, compreso il motore elettrico. Si tratta di un pacco batterie composto da 16 accumulatori da 6 V e 180 Ah ciascuno, con tecnologia al piombo/gel, collegati in serie tra loro per un totale di 96 Volt e 17 kWh.

Come anticipato, il lungo periodo di fermo ha innescato un processo di solfatazione delle piastre di piombo presenti in entrambe le batterie, generando dei cristalli di solfato di piombo.

SI RICORDA CHE i cristalli di solfato di piombo isolano lo scambio ionico tra le piastre di piombo e aumentano l’impedenza elettrica interna della batteria. Oltre, naturalmente, a diminuirne la capacità di accumulo e rilascio di energia elettrica, fino a rendere inutilizzabile la batteria quando il processo è largamente diffuso.

Cosa avviene quando non si ricarica la batteria per anni?

A distanza di alcuni anni senza ricarica, di fatto non si accendeva più neanche il quadro.

La prima operazione svolta è stata dunque il ripristino della batteria a 12V tramite un trattamento di desolfatazione.

IMPORTANTE: il trattamento di desolfatazione ha consentito il rispristino del circuito di controllo del veicolo.

La solfatazione che ha colpito il pacco batterie per la trazione, invece, ha reso impossibile la ricarica delle batterie tramite il collegamento con cavo dedicato. Infatti, anche con il mezzo collegato alla rete elettrica, l’elettronica di controllo dell’impianto alta tensione del veicolo non era in grado di avviare il ciclo di ricarica.

MESSAGGIO SU DIPLAY:CB1 0%”

Anche dopo aver lasciato il tutto collegato per alcune ore, non sono stati riscontrati cambiamenti e la ricarica non è avvenuta.

Messaggio sul quadro strumenti Piaggio Porter

Figura 1: Messaggio sul quadro strumenti “CB1 0%”

La mancata ricarica è stata confermata anche dalla misura di tensione ai capi del pacco batterie. Dopo aver messo in sicurezza il veicolo, cioè dopo aver scollegato la batteria 12 V, premuto il pulsante di emergenza (pulsante a fungo color rosso) ubicato alla base della consolle centrale, rimosso la presa di servizio ubicata sotto il sedile anteriore destro e atteso la scarica dei condensatori presenti lungo il cablaggio, si è proceduto allo scollegamento di due connettori posti sul pacco batterie posteriore, i quali escludono dalla misura gli ultimi 2 accumulatori.

Così facendo, è stato possibile rilevare la tensione fornita da 14 accumulatori collegati in serie tra loro. La misura effettuata ha messo in evidenza che il voltaggio era ampiamente al di sotto di quello nominale. Si tratta, infatti, di 6,39 Volt rispetto agli 84 V che era lecito aspettarsi.

PRATICAMENTE: 14 batterie fornivano in totale la tensione di una singola batteria…

Pulsante rosso di sicurezza Piaggio Porter

Figura 2: Pulsante rosso di sicurezza Piaggio Porter

Misura di tensione su 14 accumulatori collegati in serie Piaggio Porter

Figura 3: Misura di tensione su 14 accumulatori collegati in serie – Valore troppo basso

A questo punto i nostri tecnici hanno deciso di smontare il pacco batterie e analizzare ogni singolo accumulatore…

L’approfondimento prosegue nella prossima puntata… Continua a seguire Riparando!

Leggi la seconda parte dell’approfondimento, clicca su

11 commenti
  1. Pasquale
    Pasquale dice:

    Chiedo se tramite il pulsante di sicurezza si mette in sicurezza il veicolo ,cioè viene esclusa la batteria aa alto voltaggio (96 V ) o si stacca solo la batteria 12 V

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Salve Pasquale, il pulsante di sicurezza serve proprio ad aprire il circuito che dalla batteria a 96V alimenta tutte i dispositivi presenti sul veicolo. Viene anche definito “sezionatore”, in quanto va a isolare il voltaggio all’interno del gruppo batteria. Un cordiale saluto

      Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Salve Guerrino, grazie per averci scritto. Ci dispiace, ma non forniamo dati tecnici come gli schemi elettrici. Un cordiale saluto

      Rispondi
  2. Umberto
    Umberto dice:

    Complimenti per il servizio, chiedo chi possa controllare/rigenerare le mie batterie col medesimo problema in zona Bologna. Grazie Umberto

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Grazie a te Umberto, troverai la risposta al tuo precedente commento del 27/10/2021. Un cordiale saluto e continua a seguirci

      Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *