Quanti tipi di auto elettriche esistono? Scopriamolo insieme
Nello scorso approfondimento avevamo analizzato le differenti tipologie di autovetture ibride… In questa seconda parte i nostri tecnici si sono concentrati, invece, sulle differenti tipologie di vetture elettriche.
Ma prima, come sempre, qualche piccola nozione tecnica per poterci orientare.
Auto elettriche a emissione zero
Le vetture elettriche non sfruttano la combinazione di due propulsori per erogare potenza alle ruote, bensì viene utilizzato soltanto il motore elettrico. Questa soluzione permette di guidare vetture a emissioni zero, con tutti i relativi benefici dal punto di vista dell’impatto ambientale.
Rendimento auto elettriche
Oltre questo, c’è da considerare anche che i motori elettrici presentano un elevato rendimento:
- Motore elettrico: superiore al 90%
- Motore termico: compreso tra 15% e 30%
ATTENZIONE: Il rendimento non deve essere confuso con la “resa” di un motore.
Ricordiamo che la resa si riferisce alle potenza e alla coppia erogate dal veicolo quando richiesto dal guidatore.
Il rendimento rappresenta, invece, l’efficienza con cui un motore trasforma in energia meccanica l’energia che a esso viene fornita. I pratica: di 1 litro di carburante solo il 15 – 30% viene convertito in energia per far girare le ruote.
Il motore elettrico riesce a sfruttare oltre il 90% di ogni kWh fornito dalla batteria.
La frenata rigenerativa delle auto elettriche
Inoltre, c’è da considerare la frenata rigenerativa, grazie alla quale nelle fasi di frenata o di rilascio dell’acceleratore il motore elettrico si comporta da generatore. In questo modo recupera una parte dell’energia spesa per muovere il veicolo, ricaricando la batteria ad alto voltaggio. Questa soluzione permette di sfruttare ancora meglio l’energia elettrica e migliora l’autonomia di cui queste vetture dispongono.
L’autonomia come freno alla diffusione delle elettriche?
Proprio l’autonomia rappresenta il fattore che, insieme alla disponibilità di punti di ricarica elettrica, ha frenato l’avvento di questa tipologia di veicoli. Tuttavia è da sottolineare che per veicoli elettrici di recente produzione (2018) diverse case costruttrici hanno dichiarato oltre 300 km di autonomia per singola ricarica.
Esistono anche delle tipologie di vettura a trazione elettrica che riescono a estendere il chilometraggio percorso con una singola carica grazie a un motore a scoppio
Facciamo chiarezza con un’immagine.
BEV – Battery Electric Vehicle
I veicoli a batteria elettrica, o BEV, usano una batteria ad alto voltaggio per alimentare il motore elettrico che fornisce la trazione. In alcuni casi, è possibile che i motori elettrici siano più di 1. La loro autonomia dipende dalle dimensioni del pacco batterie e necessitano di una ricarica dall’esterno.
I BEV non dispongono di un motore termico convenzionale, né di alcun tipo di dispositivo per la produzione di energia a bordo. Questo comporta il fatto che su tali veicoli non saranno presenti né il serbatoio per il carburante, né tantomeno un tubo di scarico.
Si tratta, pertanto, di veicoli a emissioni 0.
EREV – Extended Range Electric Vehicle
I veicoli elettrici ad autonomia estesa sono quelli in cui c’è una completa trazione elettrica, ma la loro autonomia viene aumentata grazie a un motore termico. Questo svolge la funzione di generatore di elettricità e riesce a rallentare il processo di scarica del pacco batterie.
IN PRATICA: quando la batteria risulta scarica oltre una certa soglia, un’apposita centralina avvia il motore termico, il quale produce energia elettrica ed estende l’autonomia del veicolo.
Queste vetture sono immatricolate come elettriche, quindi l’energia prodotta dal motore termico non deve superare l’energia elettrica erogata dalle batterie. Infine, si differenziano dalle vetture ibride plug-in (PHEV), perché la trazione del veicolo avviene esclusivamente mediante il motore elettrico, in quanto il motore termico non è collegato alla trasmissione.
FCEV – Fuel Cell Electric Vehicle
I veicoli a celle a combustibile sono dotati di un sistema in grado di produrre energia elettrica dall’idrogeno. Nella cella a combustibile l’idrogeno e l’ossigeno contenuti nell’acqua reagiscono in un processo chimico per produrre energia elettrica che viene accumulata all’interno di una batteria ad alto voltaggio e poi utilizzata per alimentare il motore elettrico del veicolo.
IN SOSTANZA: questi veicoli utilizzano l’idrogeno per generare a bordo l’energia elettrica che poi sfruttano per la trazione.
Questa categoria di veicoli non produce emissioni inquinanti, poiché al termine del processo la cella a combustibile rilascia nell’aria soltanto vapore acqueo.
Diverse case costruttrici hanno sviluppato alcuni modelli di vettura che utilizzano questa tecnologia, destinandoli alla vendita soltanto in alcuni Paesi.
SI RICORDA CHE al momento, in Italia, l’unico brand arrivato sul mercato è Hyundai, anche se il numero delle immatricolazioni rimane confinato a poche unità, vista anche la ridottissima disponibilità di infrastrutture di rifornimento dell’idrogeno.
Leggi la I parte del nostro approfondimento:
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