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Comando in Duty Cycle negativo: Guida alle misure e alla corretta interpretazione

Comando in Duty Cycle negativo Riparando

Comando in Duty Cycle negativo? Abbiamo realizzato per te questa breve guida alle misure e alla sua corretta interpretazione.

Comando in Duty Cycle negativo

Duty Cycle:  il segnale che gestisce gli attuatori

La maggior parte degli attuatori presenti sui veicoli, come noto, sono gestiti dalla rispettiva centralina con un comando in duty cycle.

Il controllo su di essi si può effettuare con un multimetro oppure con un oscilloscopio. Analizziamo in questa breve guida come eseguire queste misurazioni e, soprattutto, come leggerle nella maniera corretta.

Il componente preso in esame:

Elettrovalvola regolatrice della portata del gasolio di un impianto common rail Bosch EDC17.

L’elettrovalvola presa in esame ha una configurazione normalmente aperta, che corrisponde alla portata massima. Per la regolazione del gasolio in entrata alla pompa il comando della centralina allora agisce in chiusura, parzializzando il passaggio e quindi la portata.

Si ricorda che alcuni impianti utilizzano regolatori che invece hanno una configurazione normalmente chiusa.

In questi casi il comando di regolazione agirà in apertura.

I rilevamenti sono eseguiti in parallelo con multimetro ed oscilloscopio, al fine di confrontare i risultati ottenuti con l’uno e l’altro strumento.

ATTENZIONE: Tutte le prove sono state effettuate dai tecnici Riparando a vettura ferma.

schema elettrico comando elettrovalvola Riparando

Verifica misure Duty Cycle negativo con il multimetro

Considerando lo schema elettrico parziale mostrato nella precedente immagine, ecco qui di seguito le operazioni che vi suggeriamo di svolgere con il multimetro:

  • Rimuovere se necessario il copri cablaggio del componente
  • Il cavo rosso deve essere collegato al pin del comando, sul retro del connettore
  • Il filo nero deve essere stabilmente collegato al negativo batteria
  • Se lo strumento in dotazione ne prevede l’utilizzo, per settare la misura di duty cycle agire sul tasto multifunzione, fino a visualizzare sul display il simbolo “%” o “duty”.

tasto multifunzione multimetro Riparando

 

Quadro On
Motore On – Regime minimo
Connettore componente Collegato
Multimetro Duty cycle
Filo rosso Pin segnale di comando
Filo nero Negativo batteria
Misura rilevata 67,4 d.c.% (+)
Misura reale 32,6 d.c.% (-)

A questo punto, il multimetro dovrebbe restituire il valore riportato in figura:

Risultato misura con multimetro Riparando

Verifica misure Duty Cycle negativo con oscilloscopio

Adesso invece andiamo ad analizzare le fasi operative da seguire per verificare il segnale di comando in duty cycle attraverso un corretto utilizzo dell’oscilloscopio:

  • In base al tipo di segnale esaminato, si imposti la scala dei tempi dell’oscilloscopio in: 5ms/div.

PRESTARE ATTENZIONE a non scegliere valori della scala dei tempi troppo elevati.

  • Data la tipologia del segnale (comando elettrovalvola, quindi tensione sicuramente non superiore ai 14 V circa) si imposti come fondo scala dei volt il valore ±20 V, e come divisione: 4 V/div
  • La sonda va collegata al pin del comando dell’elettrovalvola
  • Il riferimento del negativo della sonda va collegato preferibilmente al negativo batteria.

collegamento sonda oscilloscopio Riparando

collegamento massa oscilloscopio Riparando

Quadro On
Motore On, regime minimo
Connettore componente Collegato
Oscilloscopio Volt c.c.
Sonda oscilloscopio Pin segnale di comando
Rif. negativo sonda Negativo batteria
Volt/div 4V/div
Fondo scala tensione ±20 V
Tempi/div 5ms/div
Misura rilevata 67 d.c.% (+)
Misura reale 33 d.c.% (-)

Una volta collegato il dispositivo come sopra descritto, il segnale di comando visualizzato dovrebbe avere l’andamento mostrato in figura.

risultato misura oscilloscopio Riparando

Osservazione dei risultati ottenuti: Multimetro e Oscilloscopio

Le immagini e i grafici rendono evidente come la misura risulti la stessa sia per il multimetro che per l’oscilloscopio:

Il valore di duty cycle misurato è infatti di circa il 65% per entrambi.

È cosi mostrato che la determinazione del duty cycle può essere realizzata indifferentemente con uno dei due strumenti.

L’oscilloscopio chiaramente offre il vantaggio dell’immediatezza visiva del grafico. Considerando la tipologia di comando con cui la centralina gestisce l’elettrovalvola in questione, ovvero in duty cycle negativo, il risultato delle misure sopra riportate ha bisogno della corretta interpretazione.

Le percentuali ottenute (65%) corrispondono alla parte positiva del segnale, mentre il comando da parte della centralina avviene sul negativo.

Duty cycle: ecco come calcolare il vero valore del comando

In conclusione il vero valore del comando andrebbe calcolato come segue:

  • COMANDO % = 100% – VALORE MISURATO %

Nel caso preso in esame restituisce un risultato pari al 35%.

Ciò è anche chiaro dall’oscillogramma mostrato, in cui è stata sottolineata proprio la parte negativa.

La percentuale di comando corrisponde alla portata di gasolio inviata dal regolatore verso la pompa common rail con il motore a regime di giri minimo.

Scrivi il tuo commento oppure contatta la nostra Redazione.

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4 commenti
  1. Salvo
    Salvo dice:

    Salve

    Se l’elettrovalvola fosse guasta che oscillogramma si visualizzerebbe?

    Grazie
    Ps: sito istruttivo ed interessante

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Salve e grazie per i complimenti. Ecco cosa ne pensano i nostri tecnici:
      Un’elettrovalvola può avere guasti meccanici ed elettronici e quindi occorre fare i necessari distinguo. In genere quando questo componente ha un problema meccanico, che nella maggior parte dei casi coincide con un blocco meccanico, l’oscillogramma (che ricordiamo essere la traccia grafica del comando in tensione da parte dell’unità elettronica che lo gestisce) non si modifica, mentre tende a crescere l’assorbimento di corrente. Per osservare questa variazione di assorbimento bisogna fare naturalmente una misura tramite amperometro (collegabile anche’esso all’oscilloscopio). Il guasto di natura elettronica può sostanzialmente essere di tre tipi:

      1) un CC (corto circuito) verso massa oppure
      2) un CC verso positivo e, in ultimo,
      3) un circuito aperto (ca).

      Nel primo caso, l’oscillogramma si trasforma in un segnale piatto, pari a zero Volt (o pochi mVolt), mentre nel secondo si avrà un segnale praticamente fisso a circa 12 Volt.
      In caso di circuito aperto, invece, è possibile trovare lo stesso segnale che si avrebbe in caso di connettore scollegato.
      Può anche accadere che la centralina di comando, a seguito di problemi di natura elettronica, invii segnali errati all’elettrovalvola: in tal caso si avranno segnali ad onda quadra non prevedibili.

      Infine, per alcune elettrovalvole particolari, ad esempio le farfalle motorizzate, in caso di guasto la centralina di comando e l’elettrovalvola stessa possono modificare reciprocamente il segnale in una sorta di “segnale di guasto” (un feedback), ma che però può avere forme estremamente diverse in base all’elettronica di gestione. Quindi occorre conoscere a priori la tipologia del feedback per poterlo interpretare.

      Speriamo di esserle stati utili. Continui a seguirci.
      Un saluto dalla Redazione 🙂

      Rispondi
  2. renato torri
    renato torri dice:

    molto istruttivo e interessante,mi permetto di aggiungere che se si facesse un ulteriore controllo con una pinza amperometrica,questo sarebbe una risposta in piu’ al dubbio se la valvola regolatrice di portata gasoli0(in questo caso chiamate ZME porp) lavora correttamente o meno,e si puo’ anche facendo un calcolo in amper in base alla percentuale di lavoro negativa.

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Salve Renato e grazie dello spunto, molto interessante. Il rilevamento che i nostri tecnici hanno effettuato ha come obiettivo quello di verificare che la percentuale di comando sia corretta. Effettivamente, la misurazione dell’assorbimento in corrente (tramite pinza amperometrica) relativo al comando in tensione costituisce un approfondimento molto interessante dell’articolo. Prossimamente sarà pubblicato un articolo che illustra proprio le misure da te suggerite.
      Grazie dell’input e continua a seguirci!

      Rispondi

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